Mariano Bizzarri Ollandini intervistato dal quotidiano La Nazione sui moderni sistemi di videosorveglianza
03/10/2024
Telecamere con intelligenza artificiale
per analizzare flussi video su larga scala, in grado di fornire non solo
informazioni su crimini già commessi, ma anche su situazioni di potenziale
rischio. Il futuro della videosorveglianza si basa sui moderni software, ma
anche i privati possono fare la loro parte. A spiegarcelo è Mariano Bizzarri
Ollandini, presidente del Corpo Guardie di Città.
Bizzarri Ollandini, qual è il costo medio
per un privato che vuole adottare sistemi di videosorveglianza?
"Il costo non è standard, ma
personalizzabile in base alle varie esigenze. Esistono kit di videosorveglianza
anche senza fili a prezzi accessibili e facili da installare, sia per esterni
che per interni. È fondamentale prevedere una protezione completa a strati:
esterna, perimetrale e interna, utilizzando sia telecamere che sirene, sensori
e altri dispositivi deterrenti per proteggere tutti i varchi di accesso".
Quali sono le differenze tra telecamere
pubbliche e private?
"Le telecamere pubbliche possono
essere impiegate ovunque, mentre quelle private non possono riprendere ‘aree
pubbliche’, come vie, strade e piazze, né le "aree aperte al
pubblico" tra cui rientrano anche le cosiddette ‘aree di pubblico passaggio’,
come i portici cittadini che, pur essendo di proprietà privata, sono
accessibili al pubblico. Un commerciante, ad esempio, può utilizzare sistemi di
videosorveglianza antifurto o antirapina posizionando telecamere anche
all’esterno dell’attività per scopi di sicurezza e in caso di rapina,
aggressione o furto, i filmati possono essere cruciali per le forze
dell’ordine. Un privato cittadino, invece, può installare telecamere solo nelle
aree di propria esclusiva pertinenza, evitando di riprendere le abitazioni circostanti
o la pubblica via, che può essere monitorata solo dagli Enti pubblici o dalle
forze di polizia per prevenire i reati".
C’è stato uno sviluppo tecnologico negli
ultimi anni?
"I moderni sistemi di
videosorveglianza sono un grande deterrente contro atti vandalici e
microcriminalità, fornendo un supporto essenziale alle forze dell’ordine. Le
telecamere di ultima generazione, supportate da software di intelligenza
artificiale, possono rilevare e talvolta prevedere azioni criminose".
In che senso?
"I sistemi di sicurezza basati su
intelligenza artificiale e le telecamere intelligenti hanno un enorme
potenziale, anche per l’identificazione di crimini e minacce terroristiche.
Grazie alle tecnologie più recenti e all’hardware di ultima generazione, è
possibile monitorare in tempo reale anche ampie aree, analizzando flussi video
su larga scala. Questi sistemi forniscono non solo informazioni su crimini già
avvenuti, ma anche allarmi su situazioni di potenziale rischio. Ciò significa
che, se le telecamere pubbliche fossero monitorate costantemente, si potrebbe
prevenire e intervenire prontamente in caso di furti, rapine, abbandono di
animali o rifiuti, danneggiamenti, intrusioni e aggressioni".
Secondo lei, c’è stato un incremento delle
cosiddette ‘spaccate ai negozi’?
"Purtroppo, sì. La principale causa
di questo aumento è legata alla crisi economica e all’incremento di cittadini
extracomunitari, poiché il 38% delle denunce per questi reati coinvolge
stranieri senza permesso di soggiorno".
ARTICOLO LA NAZIONE (Enrico Mattia Del Punta)